La ferrovia Transiberiana

La ferrovia Transiberiana

6 Aprile 2021 albatros

Seconda per lunghezza soltanto alla tratta Pyonyang-Mosca, che misura circa 10.300 km, la Transiberiana è, con i suoi 9289 km, il secondo percorso ferroviario più lungo al mondo, compiendo un tragitto che collega Mosca con Vladivostok, nell’estremo oriente russo. Si attraversano l’Europa Orientale e l’Asia Settentrionale restando però sempre in territorio russo, cosa che se si fosse voluta fare nel 1800 avrebbe richiesto tra i tre ed i quattro mesi di viaggio (oggi invece occorrono appena 9 giorni).

La Transiberiana ha rappresentato un vero e proprio punto di svolta per i collegamenti tra i territori della russia compresi nei due continenti, ed ovviamente anche gli scambi commerciali hanno tratto grandi benefici da tale innovazione; prima della sua costruzione infatti, era davvero un’impresa trasportare merci da una parte all’altra della Russia, anche perché bisognava attraversare dei fiumi che erano praticamente impossibili da guadare a causa delle loro grandi portate d’acqua e dell’impeto con il quale essi scorrevano. Grazie a questa nuova ed importantissima rete ferroviaria, costruita in appena 12 anni, dal 14 Luglio 1903 tutto ciò non rappresenta più un problema, e gli scambi commerciali seguono oggi più intensi che mai.

Storia della seconda linea ferroviaria più lunga del mondo

Dopo anni ed anni di massacranti viaggi con mezzi a trazione animale, furono gli stessi negozianti ed industriali delle province orientali della Russia a chiedere a gran voce di progettare una nuova via di comunicazione, cosa che avvenne finalmente nel Maggio del1891, anno in cui fu ufficialmente dato il via alla messa in opera del progetto. I lavori andarono avanti ad una media di circa 740 km di tratta posta in opera all’anno, e si conclusero quando i costruttori del lato cinese e di quello russo della ferrovia si incontrartono con quelli della linea Transiberiana il 3 Novembre 1901.

Furono impiegati circa 90.000 uomini per compiere i colossali lavori di posa in opera dell’intera linea ferroviaria, e molti di essi erano prigionieri condannati a svolgere lavori forzati; purtroppo alcune migliaia di operai morirono durante i lavori a causa delle condizioni disumane in cui lavoravano e del clima assai proibitivo, ma alla fine, il 14 Luglio 1903, fu ufficialmente inaugurata tutta la tratta della nuova ferrovia Transiberiana.

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Importanza della linea Transiberiana per lo sviluppo economico e sociale

Ai tempi in cui fu presentato il progetto, l’opinione pubblica era divisa in due grandi fazioni, da un lato coloro che sostenevano che ‘la spesa non valeva l’impresa’, ovvero che i costi di posa in opera e poi di gestione della linea sarebbero stati altissimi e quindi inaccessibili, e dall’altro invece chi prevedeva grandi benefici dal punto di vista economico, soprattutto per i tempi di trasporto merci tra Europa e Giappone, enormemente più brevi grazie alla nuova iniziativa.

I contadini siberiani della parte asiatica incominciarono a produrre e commercializzare frumento a prezzi molto più bassi dei soliti proprio grazie alla minore incidenza dei costi di trasporto, per non parlare poi dei grandi vantaggi avuti dall’esercito sovietico durante la Seconda Guerra Mondiale nello spostamento di truppe verso il fronte occidentale dell’Europa. Insomma fu un successone questa nuova linea ferroviaria e, chi più chi meno, alla fine ne hanno beneficiato un po’ tutti.

Circa 9300 km, due continenti, e 7 fusi orari

Fa un certo effetto leggere questi dati, ma in effetti è proprio così, il tempo medio di viaggio per compiere l’intera tratta è di circa 9 giorni, che rispetto ai tre o quattro mesi che ci volevano prima della nascita della Transiberiana è certamente tanta roba, e lo si può facilmente intuire anche dai ben 7 fusi orari che si attraversano durante tutto il tragitto che collega l’Europa Orientale e l’Asia Settentrionale nel loro versante russo.

Attualmente sono circa 20.000 i conteiners che ogni anno transitano tra Giappone ed Europa usufruendo di questa linea ferroviaria, ma c’è ancora un ultimo ostacolo da superare, ovvero quello di alcuni tratti (per fortuna pochi) in cui la ferrovia si restringe ad un solo binario, causando spesse volte ingorghi e lunghe attese; il governo russo è da tempo all’opera per cercare di ovviare a questa problematica, ma fino ad oggi non è stato ancora presentato alcun progetto fattibile e concreto per eliminare questo piccolo handicap.

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